IL BRASILE IN ITALIA

Dieci anni di 

 Mitoka - Samba

 

di Marcelo Rasera

Pensateci due volte prima di far visita al Mitoka Samba, potreste uscirne irrimediabilmente contagiati da un fatale "mal di Brasile". Assistere a una prova dell'orchestra di percussioni e restare fermi è un'impresa quasi impossibile: il rischio è di non resistere al ritmo trascinante e ossessivo dell'ensemble e di essere obbligati ad afferrare uno dei tanti strumenti a disposizione per imparare a suonare frevo, maracatú, xote, baião insieme ai maestri brasiliani. E naturalmente anche il samba, visto che chi ha dato vita all'idea del Mitoka ha voluto che il nome del più "classico" ritmo brasileiro rimanesse indelebile nel nome del gruppo perché a tutti ne fosse chiara la mission: Mitoka Samba, insomma, oltre a essere un'isola brasiliana nella grigia Milano, è soprattutto la prima scuola di samba italiana.

ECONOMIA 

 In tema di caffé Brasile sempre primo

di Giancarlo "Giko" Vailati

Secondo recenti dati forniti dal Cecafe il 2001 è stato l'anno in cui il Brasile ha battuto il record storico delle esportazioni di caffè confermando di essere il maggior produttore mondiale di questo prodotto. Il totale di sacas esportate sono state di 23,46 milioni, superando addirittura del 30% il volume dell'anno 2000, quando arrivò a 18,08 milioni di sacas, e aumentando del 38% la quantità del 1990, 16,98 milioni. Il Brasile arriva così al 22% del mercato globale che era però nel 2000 del 27%. 

LETTURE BRASILIANE

Vinicius  scienziato

 dell'amore

 

di Fabrizia Clerici

Mi piace Vinicius de Moraes quando canta la donna e l'amore con tutti i sentimenti e le sfumature a esso collegati. Lo fa con garbo e rispetto e anche con una certa conoscenza diretta dell'argomento, avendo egli amato molto le donne. Nella donna trova dettagli eloquenti, viene affascinato dal mistero e dalla grazia, intravede attraverso le sue forme le inclinazioni dell'amata, osserva, ascolta, intuisce e capisce. Si pone insomma nella condizione ideale per poter amare: senza timori, senza paura della diversità dell'altro sesso, anzi traendo proprio dalle specificità femminili quegli elementi che l'uomo, da solo, non arriverebbe a conoscere.

LA GALLERIA DEI LETTORI

Le  foto  di  Raffaella

 in Maranhão

 

Le foto di questo mese sono state scattate in Maranhão da Raffaella Capra, educatrice di Crema e collaboratrice della nostra rivista, che nel luglio scorso si è recata a Imperatriz per prestare servizio come volontaria. Inviateci le vostre foto del Brasile a: foto@musibrasil.net Saranno pubblicate e quindi inserite nell'archivio fotografico di Musibrasil.net

MERCADINHO

 

  

  Coloro di voi che sono interessati a vendere, acquistare o scambiare dischi, cassette, libri, film, partiture e altri oggetti o vogliono conoscere persone con la stessa passione per il Brasile possono farlo inviando i loro annunci a: mercadinho@musibrasil.net Saranno pubblicati su una nuova rubrica a iniziare dal prossimo numero. 

FOTOCOPERTINA

Flavio Cannalonga è fotografo professionista dal 1977. Ha lavorato per i giornali "Folha de S. Paulo" (1977 e 1984/86); "Manchete" (1977/79); "Globo" (1983/83); "Veja" (1986/88); "Estado de S. Paulo" (1988/91). Attualmente, é fotógrafo indipendente,e opera nel settore del fotogiornalismo e della documentazione. Tra le sue pubblicazioni "Como Fotografar Esportes" (ed. Globo); "São Paulo Dia e Noite" (Valoart S.A/1989); "Livro do Ano 1990" (Agência Estado/1990); "Brasil Bom de Bola" (Tempo d’ Imagem/1998). 

MUSIBRASILMUSICA

"Il Brasile, mia seconda patria"

Botta e risposta con Lucio Dalla 

di Malandro 

Sushi - Samba:Piccolo Atlante del Giappone Brasileiro 

(seconda parte)

di Giangiacomo Gandolfi 

   La  favela  di   Salgueiro  e  la  sua  musica

"Abelardo da Silva, poeta e grande amico"

(seconda puntata)

di Luis Agudo

 

R E C E N S I O N I   CD 

 

Paulo Vanzolini, dottore in samba 

di  Nené Ribeiro

 

Cronache dei concerti

di Alfredo del Curatolo, Marina Beccuti, Maurizio Mazzacane

Omaggio  a  Cazuza,  poeta  "maudito"

I testi tradotti di alcune sue canzoni 

 

STORIA

Quando il Brasile dichiarò guerra all'Italia

Il ricordo di un italiano e una brasiliana

La conquista

 di Montese

di Walter Bellisi 

Il Brasile partecipò alla seconda guerra mondiale con una divisione di fanteria, la Forca Expedicionaria Brasileira (Feb), e una minima forza aerea. Le sue truppe combatterono soltanto in Italia, sull'Appennino Tosco Emiliano. I successi più significativi conseguiti furono la conquista di Monte Castello nel territorio bolognese, la liberazione della vicina Montese (Modena) e la cattura, nel Parmense, della 148ª divisione tedesca. Il più alto numero di perdite lo subì a Montese e a Monte Castello.

E il cobra

 si mise a fumare

di Dulce Rosa Rocque

   Non sappiamo come quest'anno sarà festeggiato in Italia un nuovo anniversario della fine della Seconda Guerra Mondiale. In Brasile, qualcuno andrà a deporre fiori e accendere ceri al “Monumento aos Pracinhas” della Praia do Flamengo - a Rio de Janeiro - alla memoria di quei giovani brasiliani che come tanti altri stranieri sono venuti a morire in Italia. E certamente anche nell’Appennino tosco-emiliano sarà ricordato il contributo dei brasiliani alla liberazione.

LEZIONI DI CHITARRA (5)

Te la dò io la bossanova

di Marco Bessone 

     Eccoci giunti, cari lettori, al quinto e ultimo appuntamento con la rubrica di chitarra bossanova. Mi auguro che queste lezioni on-line che Musibrasil.net mi ha offerto la possibilità di tenere possano essere state di aiuto a molti di voi. Ringrazio anche tutti coloro che mi hanno scritto per complimentarsi e per pormi domande sulla difficoltà di questo genere. A tutti rispondo che il costante esercizio e la passione per lo studio della chitarra sono fondamentali per l'ottenimento di buoni risultati. Ma prima di salutarci passiamo al contenuto della prossima lezione, che consiste ancora una volta nella proposizione di due classici di bossanova di cui come sempre ho riportato gli accordi. I brani che esamineremo questo mese sono Este seu olhar e So danço samba. 

ATTUALITA' 

La rabbiosa 

 lotta delle bande

di Alessio Slossel 

Il 22 febbraio scorso scoppia una rivolta simultanea in 6 carceri dello stato di São Paulo. Nel giro di ventiquattrore la rivolta si estende a quasi tutte le carceri del territorio e a molte degli altri stati. Ma quella che potrebbe sembrare una sanguinosa guerra tra bande rivali, cosa che le autorità brasiliane tentano di far passare in tutti i modi, in realtà si mostra presto una realtà ben più complessa. Innanzi tutto la stragrande maggioranza degli attentati e delle rivendicazioni sono rivolte a organi istituzionali, e gli attentati dinamitardi o le intimidazioni a base di raffiche di fucili mitragliatori sono uno stillicidio quotidiano. In secondo luogo i contenuti delle rivendicazioni sono spesso sottilmente politici. 

SOCIETA'

La "misteriosa"

scomparsa dei neri

di Rogerio Diniz Junqueira

In questi ultimi mesi, l'Università di Brasilia (UnB) discute l'adozione o meno di un sistema di quote etnico-razziale per i propri corsi. Se sarà approvata tale proposta, 20% dei posti di tutti i corsi, per i prossimi 10 anni, saranno destinati agli afro-discendenti. Si collocherebbe così fra le prime università brasiliane a adottare tale politica di azione affermativa in un paese in cui i neri rappresentano, secondo l'economista Marcelo Paixão (2002), meno del 18% degli studenti (12,8% degli iscritti al corso di legge, 13,3% di quelli di medicina, 9,1% di quelli di odontologia) e, come dimostrano i dati del ministero dell'Educazione, soltanto il 2,2% dei laureandi.

CONVERSA NO QUINTAL

Così salvammo

il  mercato  di  Belem

di Clemilde Castro

L'importanza storica, culturale e, per i paraensi, anche affettiva, del mercato di Belem era in conflitto con l'indifferenza che da sempre gli era stata riservata. Spiaceva vedere il Ver-o-Peso così malandato. Non sono serviti articoli sui giornali, incontri con le autorità "competenti" e altro per far cambiare la sua sorte, perché tutto rimaneva com'era. Le istituzioni erano completamente assenti. Quando arrivavano amici da altre città chiedendo di visitare il famoso mercato, ci faceva male il cuore e correvamo a leggere sui giornali il movimento delle maree alfine di portarli soltanto con l'alta marea. Con la speranza che, sia la visione, sia l'odore, fossero meno sgradevoli: ma anche così era terrificante lo stesso.

SPORT

Il volo incompiuto

di Barrichello

di Marina Beccuti

Rubens Barrichello raggiunse la Formula 1 ancora ragazzo e fu uno dei più giovani esordienti nella massima serie. Per lui, considerato l’erede di Senna, si profilava una grande carriera, come quella che aveva contrassegnato la storia di altri fuoriclasse brasiliani. Giunto a quasi un decennio di carriera, Barrichello ha messo in bacheca una sola vittoria, con la Ferrari, qualche buon piazzamento nel mondiale. Ma certamente agli esordi la carriera sembrava avviata a giorni più gloriosi per il ragazzo nato nella zona di Interlagos, dove si svolge il Gran Premio del Brasile.