NN: dispersi e ritrovati della musica brasiliana

Paulo Vanzolini, dottore in samba

 

 

di Nené Ribeiro

 

 

       Mai un racconto d'amore fu così metropolitano e pungente. Mai l'universo della passione femminile si fuse con tanta proprietà alla complessità della solitudine urbana e generò una canzone pervasa da molti significati poetici. Una melodia romantica, con versi forti che toccano a fondo il cuore, che strappano lacrime a chi ascolta, sollecitano ricordi, fantasie, luoghi. Un brano definitivo, un classico della Mpb. La protagonista ci descrive la sua ronda notturna per i bassifondi del centro storico di São Paulo. Lei cerca, invano, in mezzo agli sguardi, il suo uomo. Lui non c'è. Abbattuta ritorna a casa e la sovrastano il disincanto e la stanchezza. Il sogno, però, è il suo unico alleato: nelle sue brume, ritrova il suo amato; ed è la sua unica allegria. Da sola e in dubbio, fantastica sulla possibilità di avere qualcuno che le voglia bene, che le consigli di lasciar perdere la ricerca, poiché è tutto inutile; ma solo lei sa che alla fine risponderebbe di no a questo amico improbabile: non può desistere. E ancora una volta ricomincia, pazientemente, la sua caccia notturna. Un giorno, ed è sicura di questo, lo troverà. Lo scoprirà a bere con altre donne, a giocare a dadi, a biliardo. Ed allora - quasi un desiderio ossessivo - ci rivela quello che avverrà. In una frase invoca un possibile titolo della prima edizione dei giornali: "scena di sangue in un bar del viale São João". Ronda è il nome perfettamente azzeccato di questo capolavoro del samba canção. Il suo autore: Paulo Vanzolini.

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Aveva 21 anni, Vanzolini, quando scrisse Ronda. Era soldato di leva e pattugliava la zona del meretricio di São Paulo. Si fermò a bere una birra in un bar nel viale São João, prima di ritornare a casa. In quel momento, una prostituta aprì la porta e cercò qualcuno con gli occhi pieni di tensione e sentimento. Paulo subito capì che stava cercando il suo uomo. L'uomo credeva che la donna volesse fare la pace; lei, invece, era intenzionata a ucciderlo. La musica fu incisa la prima volta otto anni dopo, nel 1953, quasi per caso, per Inezita Barroso, amica di Paulo. Nessuno la notò: era il lato B del grande successo della cantante sertaneja, Marvada Pinga. Oggigiorno Ronda è il brano più eseguito nei locali notturni di São Paulo, uno dei campioni di diritti d'autore in tutto il Brasile. Il suo motivo è ampiamente citato nel brano Sampa di Caetano Veloso. Vanzolini non ama molto la sua più famosa creazione: la considera un peccato di gioventù. Ma Ronda, ormai, ha una vita propria e ha permesso a Paulo di formare una delle migliori biblioteche di Zoologia del mondo, nell'area di rettili e anfibi dell'America del Sud. Perché il dottore Paulo Vanzolini è un famoso erpetologo, per più di trent'anni direttore del Museo di Zoologia della sua città. Pensionato, dopo quarantasei anni al Museo, ancora prosegue i suoi studi con dedizione.

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La passione per la Zoologia arrivò all'età di dieci anni. Il padre, ingegnere, aveva paura che quel ragazzino birichino non ce la facesse a superare gli esami di ammissione al ginnasio. Gli promise una bicicletta. Superata la prova, la prima passeggiata con il nuovo regalo lo portò al Butantã, dove si trova il più grande serpentario d'America. Di ritorno il ragazzino sapeva già cosa voleva fare da grande. Convinto da un amico, optò per la Medicina con l'intenzione di specializzarsi successivamente in Zoologia. Ma per due anni dovette restare a letto per una grave malattia a una gamba. Ristabilito si iscrisse, nel 1942, all'università. Difficile fu conciliare la disciplina dello studio alla frequentazione dei bassifondi paulistani. Frequentazione che si rafforzò quando, chiamato per il servizio di leva, scelse la cavalleria e vigilando, per sua felicità, i luoghi che poi visitava spesso come cliente. A quel tempo iniziò a comporre i suoi primi samba. Nel 1947 finì la Facoltà; un anno prima era riuscito a entrare come ausiliario al Museo di Zoologia. Completò gli studi con un dottorato negli Stati Uniti. Si sposò.

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La famiglia aumentò rapidamente. Per arrotondare lo stipendio del museo, lavorava alla radio come redattore. Fu lì che, nel 1962, mostrò un suo samba, "Volta por cima", a un cantante ancora poco conosciuto, Noite Ilustrada. Il brano diventò un successo nazionale. In quell'epoca conobbe il musicista Luis Carlos Paraná. Il piacere di improvvisare versi e la passione per la vita notturna paulistana costruì un'amicizia duratura. Nel 1967, Luis Carlos presentò Paulo al pubblicitario Marcus Pereira. Da questo incontro nacque il disco "11 sambas e uma capoeira", con la participazione di Chico Buarque, regalo di Natale ai clienti dell'agenzia Marcus Pereira. Nel 1974 il disco fu distribuito commercialmente. Nel 1970, Paranà morì di cirrosi per una epatite contratta da bambino senza essere stata scoperta o curata. Fu un colpo duro per la musica di Vanzolini.

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Dal 1997 Paulo Vanzolini non compone più. Ha scritto circa 60 brani, con un metodo completamente spontaneo, da autodidatta. Prima l'idea, presa da un flash del quotidiano. Poco a poco, dopo mesi di fatiche, il brano si completava, solo grazie al pentagramma dell'anima e alla pena del sentimento; senza essere suonato da un solo strumento: con le corde della fantasia. In seguito lo cantava a un amico musicista che lo interpretava e lo scriveva. Paulo Vanzolini, dottore in samba.