AVVENTURE DI UN BRASILIANO PER LO STIVALE

Scusi, dove fica il duomo?

 

di Luiz Eduardo Florian

 

Premessa

Bene. 
Il titolo l'abbiamo trovato.
Perché trovarlo, e affannarsi nell'obbligatorio svolgersi del racconto, beh, non so. Rimane un mistero, e come tale, si presta ad avere mille spiegazioni possibili, plausibili e inutili.
Accampare la solita scusa del giro di boa quarantenne, avendo già fatto figli, letto numerosi libri e anche piantato qualche albero, sarebbe un po' bislacca in quanto presumerebbe che questo sia un libro. 
Ebbene, non lo e'. E' solo un diario di bordo iniziato a viaggio finito, quindi romanzato quanto basta per mettere il protagonista a metà fra quanto fu e quanto vorrebbe essere stato.
Perché, poi, renderlo pubblico, oh, non è mica un mistero: l'ego vuole la sua parte e, comunque, un compagno di viaggio lo si trova sempre. Ecco, questi cerco, ed è a questi che parlo.
Anche perché, a girare da solo per le strade, l'unica cosa che non si trova, è la solitudine.
(Grand Hotel - Cazuza)


 

OOO

 

Come si calza uno stivale?

Ecco, finalmente, l'Italia nel mirino.
Da dove si calza un stivale, ovvero, da dove si può entrare?
Da Roma, città eterna… beh, e' certamente un'entrata alla grande. Subito dentro a quello che è il simbolo dell'Italia nel mondo (e qui, rimasi sorpreso nel sapere che la torre di Pisa non era a Roma). Bando alle ciance, subito al sodo.
Oppure si potrebbe propendere per il versante misterioso, spinto dal pacchetto viaggio-nozze-romantico-tutto-compreso, azzardando Venezia. Quale posto migliore? Subito in gondola, con il solito cantante (che, chissà perché, all'estero si vede cantare 'o sole mio…). 
Beh, il romantico solitario a Venezia l'e' dura, con tutta la buona volontà. Scartata.
Napoli e Sicilia erano fuori portata. Non ero né americano per fingermi paracadutista in cerca di europei da salvare, né tanto benestante per potermi permettere di fare la prima tappa a Capri.
In verità, un brasiliano (squattrinato) che parta dal Brasile mirando l'Italia, difficilmente fa centro. A meno che non vada "a Roma", "a Venezia", "in Sicilia", per un mesetto o poco più, beh, allora l'arrivo sarà più probabilmente in qualche città spagnola, complici i prezzi dei voli diretti, altamente proibitivi per uno che vuole solo "fare un giro". E, a ben vedere, decisamente scemi: col prezzo del biglietto Rio - Roma ci si fa Rio - Madrid (ok, con in mezzo Salvador, Canarie, Lisbona, e chissà quante fantasiose tappe intermedie) più un mese di bambagia controllata. 

Quindi, la domanda che torna è: da dove si entra? 
Dall'alto, chiaro. Fatti i miei conti, con in tasca l'inter-rail di turno, ho preso il treno a Lisbona con destinazione Firenze, attrezzandomi per la sfaticata di due giorni e mezzo.

Perché Firenze?
Beh, era nel depliant. Nient'altro.
A dire il vero, c'era anche Iesi e Isola d'Elba, ma costavano di più.
Mi spiego meglio.
Esistono in Italia, pubblicizzate anche all'estero, diverse scuole per stranieri. Ergo che, nell'approccio con un ufficio turistico all'estero, a un giovane squattrinato viene subito messa in prima posizione una scuola, nella pila di proposte. Per di più, comprende alloggio, ecc. ecc, e… dopo quasi un anno a gironzolare per l'Europa, un indirizzo fisso a cui approdare, mi suonava estremamente invitante…
E ti viene anche voglia di fermarti per un po'. Dopo diversi mezzi incontri e mezze avventure, avevo voglia di approfondire qualcosa, qualcuno. 
Un corso di tre mesi nella città Italiana mi sembrava l'ideale. Si paga in anticipo, purtroppo. Dico purtroppo in quanto ti "obbliga" ad andarci. Sembra scemo, ma provateci voi a passare un bel po' di tempo in balia del vento, e non vi sembrerà tanto strano il fastidio di un appuntamento programmato… E, poi, il sentore della fregatura: chissà com'è questa Florença... oddio, rimanere inchiodato per 3 mesi in una città che fa schifo…

Ma come si sono risolte migliaia di questioni simili, in questo viaggio, si risolse anche questa: semplicemente decisi di non pensarci. 

Dopo tutto, stavo finalmente per andare in Italia…

 

 

 

(continua)