VERSO LA FEDERAZIONE ITALIANA DI CAPOEIRA

 

Mestre Tiziu: «Baixinho è stato scorretto»

Mestre Chiquinho: «Buona idea, difficile da realizzare»

La replica di Mestre Baixinho

 

VERSO LA FEDERAZIONE ITALIANA DI CAPOEIRA

«Baixinho è stato scorretto»

Mestre Tiziu del Grupo De Capoeira Anjos accusa
il suo collega di Milano di averlo scavalcato

 

di Rogério Pereira Dos Santos Vieira (Mestre Tiziu)

 

    Leggendo la proposta per costituire una Federazione italiana di capoeira scritta da Luiz Martin de Oliveira, o Mestre Baixinho, sono rimasto colpito dalla sua vigliaccheria, perché l'idea venne già discussa parecchi anni fa e nessun maestro o insegnante di capoeira l'ha voluta seguire, non considerandola. Quest'anno ho elaborato lo statuto federale inviando una lettera ad alcuni maestri di capoeira, compreso mestre Baixinho.

In questa lettera si spiega come sarà costituita la Federazione italiana capoeira (Fic). Solo che tanti gruppi ed associazioni esistenti non sono registrati a norma di legge come associazioni sportive, e neanche regolarizzati come capoeira accademica. La proposta della Federazione è quella di portare la capoeira a livelli olimpici e iniziare a realizzare tornei regionali e nazionali italiani arrivando a organizzarne anche insieme a gruppi brasiliani già legalizzati e iscritti al Coni in Brasile. 

La differenza tra l'accettare la capoeira accademica diversa da quella folklorica è che vari maestri in Italia non conoscono regolamenti e disciplina sportiva e soprattutto non hanno interesse di far crescere la capoeira a livello accademico. Ma io e tanti altri maestri accademici, quest'anno completeremo insieme la registrazione della Federazione italiana di capoeira e voglio comunicare che mestre Baixinho ha anticipato un'idea, senza spiegare la verità, riportando semplicemente ciò che io ho comunicato nella documentazione, l'obiettivo della Federazione: visto che lui ogni tanto è angoleiro e ogni tanto è regional.

Chiedo a musibrasil.net di dare esatte informazioni che riguardano la capoeira e di consultare altri maestri prima di pubblicare qualsiasi articolo che riguardi la federazione. Dal canto mio sono a disposizione per qualsiasi chiarimento e a breve vi comunicheremo la data dell'avvenuta registrazione. Il nostro sito www.capoeira.it diventerà il portale di capoeira della Federazione italiana capoeira (Fic).

Ringrazio musibrasil.net per avere dato spazio alla divulgazione della nostra arte marziale: dodici anni fa tutto ciò non esisteva, e noi abbiamo fatto crescere e conoscere la capoeira in Italia, mentre oggi stiamo lottando per un riconoscimento da parte del Coni.

Vi inviamo in allegato chiedendone la pubblicazione il documento che abbiamo spedito a vari maestri di capoeira per legalizzare la loro associazione o gruppo per poter appartenere alla Federazione..

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OBIETTIVI   PRINCIPALI   -  Fondare  la  Federazione Italiana  Capoeira denominata   F.I.C.

a) Regolarizzare e fiscalizzare la pratica della Capoeira Accademica e Folklorica.

La Federazione si propone di divulgare, regolarizzare e fiscalizzare la pratica della Capoeira Accademica e Folklorica senza discriminazioni tra Gruppi, Associazioni e delle varie graduazioni esistenti, considerando gli stili tradizionali e quelli moderni.

La Federazione non costituirà Gruppi ne’ Associazioni, ma regolarizzerà quelli di Capoeira Accademica e Folklorica che operano nel territorio Nazionale Italiano, guidati da responsabili graduati, ad esempio: Mestre -C/Mestre,  Istruttor, Professor, Monitor,.

I responsabili graduati devono essere in regola con la legge italiana di immigrazione, legalizzati e riconosciuti in Brasile o dalla loro nazione di appartenenza, con i principali criteri legali della Capoeira.

 

Documenti e Certificati indispensabili:

            1) Certificati di Capoeirista, graduazioni ed incarichi all’interno del Gruppo o Associazione.

            2) I Certificati devono essere riconosciuti dal Gruppo, Associazione o Federazione  di appartenenza, in Brasile o altra Nazione (per il riconoscimento della F.I.C.).

N.B.  I documenti ed i Certificati dovranno essere tradotti e riconosciuti da un traduttore giuramentato  o dall’ ambasciata italiana, con l’autentica di firma riconosciuta da un ufficio (cartorio, anagrafe).

 

• Documenti da presentare alla F.I.C. per il riconoscimento ed affiliazione dell’ Associazione Sportiva •

          - L’ Associazione potrà essere Culturale e Sportiva o solamente Sportiva;

          - Copia dello Statuto dell’ Associazione con Atto Costitutivo;

          - Fotocopia della registrazione dell’ Associazione con codice fiscale o Partita Iva;

          - Copia del documento d’ identità di riconoscimento valido, del Presidente e del Vice Presidente;

 Lo Statuto dovrà essere di tipo Accademico, e giustificherà tutti i parametri appartenenti alla Capoeira Accademica, come:

 

Obiettivi dell’ Associazione, metodi e graduazioni - Elenco delle graduazioni completo con spiegazione dei livelli.

b) Metodo d’ insegnamento e metodo di graduazione, suddivisi in livelli di formazione, es.: principianti, primo livello, secondo livello, terzo livello, formazione etc.

             c) Metodo di formazione a Monitor, Istruttor, Professor, C/Mestre e Mestre, includendo i gradi;

N.B.  L’ Associazione o Gruppo dovrà chiarire il metodo d’ insegnamento per ogni livello ed i parametri di

valutazione per esami e tornei:

I Esame scritto;

II Esame tecnico etc.

d) regolamenti e metodi per torneo, se esistenti devono esporre le differenti procedure  per le

distinte categorie:

- Bambini, ragazzi ed adulti per peso e graduazione.

e) Regolamento e norma di consegna delle cinture (Batizado);

f) Regolamenti per corsi e stage;

N.B.  Dopo aver presentato tutta la documentazione, che verrà visionata e discussa secondo i parametri della Capoeira Accademica ed Arte Marziale,  entro 60 giorni si comunicheranno notizie a riguardo dell’  affiliazione, od eventuali richieste di chiarimenti per l’ accettazione.

La Federazione (F.I.C.)  organizzerà  regolamenti che devono essere rispettati per l’ accettazione.

Uno di questi si riferirà alla divisa, che dovrà essere a norma di legge, sarà  così costituita: maglietta  con manica corta o lunga di colore bianco, con simbolo del Gruppo o Associazione di appartenenza e della F.I.C., abadà bianco con simbolo del Gruppo o Associazione di appartenenza sul lato destro e simbolo della F.I.C. sul lato sinistro.

La divisa bianca e la graduazione (cintura) dovranno essere adoperate nelle seguenti occasioni:

III Esami, sia tecnici che scritti;

IV Stage;

V  Corsi e tornei ufficiali della F.I.C.;

VI Batizados ed eventi Nazionali ed Internazionali;

VII Esibizioni di tipo promozionale, per la divulgazione della Capoeira.

I Gruppi od Associazioni in possesso di uniformi nere o colorate, potranno utilizzarle solo per uso interno (allenamento).            

N.B. Per un’ immagine pulita e giusta dello sport e di  rispetto alla Capoeira, è vietato fumare qualsiasi tipo di sostanza e bere alcolici indossando la divisa ufficiale. L’ atleta colto in flagrante subirà una penale stabilita dal Consiglio, se venisse penalizzato per tre volte, verrà richiesta l’ immediata espulsione dalla F.I.C.

La F.I.C. possiederà lo Statuto ed i Regolamenti federali a norma di legge, regolarizzando la Capoeira nella categoria degli Sport Accademici, elevando il valore di chi insegna e di chi la pratica, con il riconoscimento del C.O.N.I.

All’interno della Federazione si fonderà un primo consiglio di Mestres fondatori ed uno secondario di Mestres affiliati.

Ogni Mestre o responsabile condurrà l’ attività della Federazione nella propria regione, istituendo un comitato regionale, sotto la tutela del Consiglio dei Mestres fondatori.

Il Consiglio dei Mestres incaricherà il Presidente Nazionale ed il Consiglio Direttivo.

La Federazione conseguirà appoggi politici e legali dalle varie Federazioni italiane di arti marziali, che hanno già aderito all’ iniziativa e  dall’ Ente di Promozione Sportiva, sarà istituito il Sito web ufficiale della F.I.C.: www.capoeira.it; dal Brasile stiamo richiedendo l’appoggio politico del nuovo Governo brasiliano, perché sia fondata una nuova delegazione, che aiuti a regolarizzare e fiscalizzare la Capoeira, sia in territorio nazionale che internazionale.

Certo che tutta la documentazione legale verrà completata in un breve periodo, richiedo ai Mestres di mantenere i contatti telefonici, e resto a disposizione per eventuali dubbi e per fornire chiarimenti necessari  alla regolarizzazione della vostra Associazione o Gruppo.

Al momento della registrazione ufficiale, si convocherà una riunione nazionale.

Sentiti ringraziamenti.

 

                  Il Presidente Ass.Capoeira Anjos Cordel Vermelho

                  Rogério Pereira Dos Santos Vieira (Mestre Tiziu)

 

 

Grupo De Capoeira Anjos 
Mestre Rogerio
Ass. Nacional Esportiva e Cultural "Gruppo di capoeira Anjos"
Via Drusacco 5, 10148, Torino
Tel. 011/2207542 Cell. 338/3566552

 

 

 

 

 

 

 

 

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VERSO LA FEDERAZIONE ITALIANA DI CAPOEIRA

«Buona idea, difficile da realizzare»

Mestre Chiquinho del Movimento verde amarelo di Bologna
si dichiara perplesso a causa della conflittualità tra i gruppi

 

di Francisco Levino Correa da Silva (Mestre Chiquinho)

 

Senza un'organizzazione sarà sempre più difficile far comprendere la Capoeira perché sarà sempre più difficile farle avere lo spazio che si merita senza farle perdere il suo significato brasiliano. Prima di affrontare questa "battaglia" è però necessario credere nel motivo della "lotta". Il capoerista non cade nella trappola della parola "libertà". Dinanzi all'oppressione, la libertà è facilmente comprensibile: è l'opposto della schiavitù. Ma oggi per certi versi la questione è ancora più complessa. I maestri di capoeira debbono impegnarsi. Non essere schiavi del proprio sogno personale ma saper creare la necessaria armonia tra loro. Rimanere liberi nei propri passi e cercare insieme di dare il meglio, eliminando il rancore, l'egoismo e l'avidità. L'importante è scegliere bene i propri alleati, imparare e pianificare la "lotta" insieme, perché nessuno vince una battaglia da solo. Ieeee! 

   
La redazione di Musibrasil mi invita ad esprimere il mio parere in merito a una federazione italiana di capoeira e io volentieri raccolgo questo invito. Sono in Italia da tredici anni, e sono uno dei primi mestre a essere arrivati in questo paese: posso quindi dire di aver assistito alla nascita e allo sviluppo della capoeira in Italia. In questi anni ho visto sempre più persone accostarsi alla capoeira e ho avuto modo di accorgermi del boom sui mass media, mentre quando arrivammo noi nessuno la conosceva e era interessato. Questa grande grande diffusione della capoeira porta con sé un grande rischio, quello della sua banalizzazione e commercializzazione sotto forma di moda. Una federazione che riunisca le scuole dove viene insegnata questa disciplina da persone che la praticano da tutta la vita e ne conoscono le tradizioni e le origini farebbe davvero bene a tutti: a noi maestri, ma prima di tutto ai molti italiani che si accostano a questa "magia" e che rischiano di imbattersi in palestre di "capo-fitness" o in individui che dopo qualche anno di pratica e sospinti soltanto da grande presunzione pretendono di insegnarla. Chi è già nel mondo della capoeira conoscerà senz'altro il corrido

Voce diz que è professor. Professor de que? 
Voce diz que é instrutor. Instrutor de que? 
Voce disse que é treinel. Treinel de que? 
Voce disse que é Mestre. Mestre de que?" 


Ho letto con attenzione l'intervento del mio amico Baixinho, e pur essendo completamente d'accordo con lui da un punto di vista teorico non posso esimermi dal fare alcune osservazioni che ridimensionano la sua visione un po' troppo ottimistica circa le concrete possibilità di istituire una federazione italiana, almeno nell'immediato futuro. 

Certo una federazione ci permetterebbe di avere un maggiore potere "contrattuale" e di ottenere maggiori agevolazioni dalle istituzioni, e questo rappresenterebbe davvero una grossa opportunità. Ma ci sono problemi oggettivi che non si possono ignorare. 

In Italia ci sono ormai parecchie scuole, e anche considerando soltanto quelle in cui insegnano mestre contramestre e professori seri, al loro interno ci sono moltissime divergenze. Abbiamo imparato la capoeira da Mestres diversi, e abbiamo idee diverse su cosa significhi insegnare la capoeira; ciò ha fatto sì che si siano sviluppati contrasti più o meno latenti e che in seguito si siano trasformati in inimicizie e scontri: non tutti i mestre stimano tutti i mestre, e questo è un fatto. 

Tutto ciò non perché i mestre che vivono in Italia siano peggio degli altri, o più permalosi o più attaccabrighe, ma pare essere una situazione connaturata alla stessa capoeira: la federazione brasiliana è scossa da lotte interne: molti la criticano, molti la rifiutano, molti dicono che si tratta di uno strumento per dividere invece che per riunire. Questo è un fatto, e da questa constatazione deve partire qualsiasi riflessione seria sul futuro per una federazione italiana. 

Il mio parere è dunque quello che prima bisognerebbe lavorare a intensificare la rete dei rapporti tra le scuole e una volta che questa rete si sia costruita dare a essa il nome e lo statuto di una federazione. Quando insegnamo la capoeira ai nostri allievi cominciamo dalla ginga e non dalla foglia secca o dal macaco: dobbiamo fare la stessa cosa. Cominciamo dall'organizzazione di incontri nazionali costituiti da tutte le scuole che sono interessate e non sorti sotto il patrocinio di una sola, e vediamo se riusciremo ad organizzare qualcosa in questo modo, altrimenti difficilmente riusciremo a creare una federazione. 

Un'ultima considerazione. Il successo di una federazione dipende anche molto dagli allievi: il mio parere è che dovranno essere loro a cercare di mediare tra i contrasti dei mestre e spingerli a superare le divergenze tramite la richiesta di incontri con altre scuole e insistendo per la creazione di una rete di rapporti, poiché difficilmente i mestre faranno il primo passo. Risolti tutti questi problemi ce ne sarà da risolvere un ultimo, e questo sarà davvero "divertente": una federazione prevede un presidente. Immagino che i candidati saranno davvero molti, se sapete quante sono le scuole di capoeira in italia saprete anche il numero esatto dei candidati! Io mio offro semplicemente come consigliere per vedere questo sogno realizzato.

 

 
Movimento Verde Amarelo

Strada Maggiore 79/2, 40100 Bologna
tel-fax 051-320175 / 333-4924237 
Tel. 051/309003, fax 0521/905776
cchiquinho@libero.it 
http://www.capoeirabologna.it

 

 

 

 

 

La replica di Mestre Baixinho

 

 

Federazione Italiana di Capoeira – qualche considerazione in risposta agli interventi di Mestre Chiquinho e Mestre Rogerio.

Ho letto con interesse le repliche al mio intervento pubblicate sullo scorso numero.

Alcuni, Mestre Chiquinho, hanno interpretato il breve articolo come quello che era: un invito al dialogo su un argomento di interesse comune che richiede, come sottolinea lui stesso, una collaborazione tra i diversi gruppi.

Altri, Mestre Rogerio, hanno letto nelle mie parole una intollerabile provocazione.

Ringrazio il mio vecchio amico Chiquinho che frena gli entusiasmi e invita a riflettere su alcune difficoltà oggettive (le divisioni tra scuole e Mestres, i problemi della stessa federazione brasiliana…). Questo, a mio modo di vedere, è il tipo di contributo costruttivo che può aiutare a portare una semplice idea a diventare realtà.

Devo però dissentire con quello che dice Chiquinho circa “le possibilità concrete di istituire una Federazione italiana” perché Mestre Rogerio, nel suo autorevole contributo, ci preannuncia invece che “a breve (vi) comunicheremo la data dell’avvenuta registrazione”.

Questo mi lascia confuso: da una parte c’e’ Mestre Chiquinho che, come chi scrive, ancora è impegnato a porsi domande circa l’opportunità e la fattibilità di una Federazione nazionale; dall’altra Mestre Rogerio che ha già cosi chiari obiettivi e finalità da aver addirittura elaborato uno statuto, trovato un nome ed avviato la registrazione!

A Mestre Rogerio vorrei invece rispondere su diversi aspetti della sua invettiva: sui contenuti, il metodo ed i toni.

I contenuti: qualunque esperienza associativa nasce da un gruppo di persone che condividono certi valori, interessi ed obiettivi. Nel mio articolo cercavo di identificare una serie di potenziali obiettivi istituzionali della Federazione e invitavo altri a esprimersi sull’argomento per trovare un terreno di confronto comune. Mestre Chiquinho ne ha aggiunti di nuovi e sono certo che altri interventi potrebbero dare ulteriori contributi.

La F.I.C. di Rogerio invece sembra avere la sua principale ragione di esistere nella sua stessa fondazione. Vi invito a rileggere l’allegato pubblicato sul numero scorso; 4 paragrafi (di cui l’ultimo è in realtà già un requisito di legalità e non un obiettivo) sono sufficienti a “chiarire” le finalità della Federazione ed aprire invece la lunga lista dei documenti richiesti e dei divieti per concludere con una descrizione della struttura operativa e delle responsabilità.

Gli obiettivi sono quindi due: il primo è fondare la Federazione. Il secondo è regolarizzare e fiscalizzare la capoeira per portarla ad avere “dignità” e status di disciplina olimpica sotto il patrocinio del CONI (si parla anche di divulgare la capoeira ma nel documento non c’e’ alcun riferimento pratico a questo obiettivo). Mi domando, sono davvero questi gli unici obiettivi (la verità che Rogerio mi accusa di tacere) o forse era necessaria una riflessione più approfondita ed allargata sull’argomento per chiarire a chi e a cosa serva la Federazione?

Il metodo: Mestre Rogerio apre la sua risposta accusandomi di vigliaccheria perché l’idea “venne già discussa e nessun maestro l’ha voluta seguire, non considerandola”. Chi ha letto (e capito) il mio intervento ha visto che io per primo ho ricordato che il tema è dibattuto già da tempo (io stesso ne ho parlato tanti anni fa in un’intervista di cui ancora conservo un video).

Quel che stupisce è che Rogerio prima accusa gli altri Mestres di non aver dato la giusta considerazione all’idea e poi procede nel comunicare che la F.I.C. è già nelle fasi avanzate del processo di riconoscimento legale. Ma se nessun Mestre ha considerato l’idea, da chi è formata la Federazione?? L’appunto di metodo che muovo a Rogerio è che, se davvero non c’è stato supporto e partecipazione, la risposta non è dare vita ad una Federazione che gli altri Mestre non hanno voluto seguire.

Forse Rogerio ignora che non esiste solo la sua idea di Federazione e che non si può dar vita ad un ente di questo tipo con una proposta associativa che suona come “o registrato a norma di legge o non riconosciuto”; in altre parole “o con noi o fuori”!.

Forse ha ragione Chiquinho che mi da del sognatore, ma a me piace immaginare una Federazione che sia capace di elaborare messaggi e contenuti meno avvilenti di una minaccia fatta brandendo documenti legali.

I toni: torno a dire che forse Rogerio ha male interpretato le mie parole, ma sono rimasto davvero colpito dai toni della sua risposta. Chissà, forse la Federazione di capoeira è argomento coperto da segreto di Stato ed il mio articolo ha divulgato informazioni che Rogerio voleva tenere come gran sorpresa finale da comunicare ufficialmente a registrazione avvenuta…

Forse ancora lo scarso interesse che ho mostrato inizialmente per la sua proposta di Federazione che, a mio avviso, continua a non chiarire obiettivi e filosofia di fondo e contenuti condivisi, è stato considerato un gesto offensivo. Regolamenti per tornei, metodi di insegnamento e graduazione sono aspetti di grande rilevanza, ma davvero non riusciamo a immaginare nulla di più di una Federazione che solo e semplicemente impone delle regole da rispettare?

 Non voglio con questo  dire che la Federazione che Rogerio sta registrando non troverà il mio appoggio (ne ho parlato con lui di persona anche di recente), ma credo che per partire col piede giusto sarebbe necessario gestire tutto il processo con maggiore apertura e senza fretta di dare una veste legale a quella che per adesso è ancora solo una proposta (almeno per come la vedo io).

 Ad ogni modo, aspettando che Mestre Rogerio ci comunichi l’avvenuta registrazione della F.I.C. e la lista degli adempimenti necessari per essere in regola, spero che rimanga il tempo di leggere altri interventi sereni e costruttivi sull’argomento.