PILLOLE DI STORIA IN MUSICA

Dramma e mistero fusi nel testo di "Angelica" 

La canzone di Miltinho e Chico Buarque allude alla figura di 
una nota stilista brasiliana scomparsa dopo la morte del figlio

 

 

di Alessandro Andreini

 

    In questo struggente e intenso lamento, Miltinho e Chico Buarque domandano a se stessi e a chi ascolta la canzone chi sia questa donna che  canta per un figlio che non può più cantare. Non una figura nata dalla fantasia dei due autori, ma una donna realmente vissuta, una madre che ha cercato di scoprire la verità sulla misteriosa morte del figlio e forse a causa di ciò morta anch'essa in circostanze ugualmente misteriose: la stilista di moda Zuzu Angel (Curvelo/MG, 1921 - Rio de Janeiro/RJ 1976). La sua fu una figura fondamentale nel settore della moda brasiliana, poiché riuscì a esportare i suoi modelli addirittura negli Stati Uniti, paese dove le creazioni degli stilisti erano fino ad allora sinonimo di Europa: creazioni indirizzate alla figura femminile nella sua vita quotidiana e non soltanto alla sua immagine più sofisticata. 

Ma non è la Zuzu Angel stilista che i due compositori evocano nella propria canzone quanto la donna, la madre. Zuzu muore in un incidente stradale molto probabilmente provocato da persone a cui non piaceva che la stilista continuasse a indagare in modo privato sulla morte avvenuta in una caserma, nel 1971, di suo figlio Stuart Angel. Anche questa morte si incrocia con lo Chico compositore. Nel 1973 la canzone Cálice, composta da Chico e Gilberto Gil e interpretata dello stesso Chico insieme a Milton Nascimento, fu censurata totalmente dalla dittatura militare e potette essere ascoltata solo nel 1978. Perché? Bella domanda, perché la censura non sempre segue criteri logici: basti pensare alla canzone "Apesar de você", composta sempre da Chico, che incredibilmente passò attraverso le sue maglie e che vendette 100mila copie prima che i militari al potere si rendessero conto che il testo non era altro che una lettera indirizzata a loro. E quando Chico fu chiamato a risponderne, il poveretto si inventò una fidanzata crudele e autoritaria… ma la canzone fu ritirata ugualmente dal mercato per poi riapparire nell'album "Chico Buarque" del 1978, lo stesso che conteneva "Cálice".

 

 

Angelica (Chico Buarque de Hollanda - Miltinho)

 

Quem é essa mulher
Que canta sempre esse estribilho
Só queria embalar meu filho
Que mora na escuridão do mar

Quem é essa mulher
Que canta sempre esse lamento
Só queria lembrar o tormento
Que fez o meu filho suspirar

Que é essa mulher
Que canta sempre o mesmo arranjo
Só queria agasalhar meu anjo
E deixar seu corpo descansar

Quem é essa mulher
Que canta como dobra um sino
Queria cantar por meu menino
Que ele já não pode mais cantar.

Chi è questa donna
Che canta sempre questo ritornello
Vorrebbe solamente cullare mio figlio
Che abita nell'oscurità del mare.

Chi è questa donna
Che canta sempre questo lamento
Vorrebbe solo ricordare il tormento
Che ha fatto sospirare mio figlio.

Chi è questa donna
Che canta sempre il solito arrangiamento
Vorrebbe solo proteggere il mio angelo
E lasciar riposare il suo corpo.

Chi è questa donna
Che canta come suonano le campane
Vorrebbe cantare per il mio bambino
Perché lui non lo può più fare.

 

 

Bene, siamo ritornati al punto che più ci interessa: scusate la divagazione, ma sulle storie di censura delle canzoni di Chico ci si potrebbe scrivere un libro. Perché, dicevamo, "Cálice" fu censurata? Secondo lo stesso Chico, le ragioni potrebbero essere due. La prima è che la frase "de muito gorda a porca já não anda" (da tanto che è grassa, la scrofa non si muove) poteva far riferimento alla… linea di un ministro al potere all'epoca. La seconda, quella che più ci interessa, è che la frase "quero cheirar fumaça de óleo diesel" (voglio respirare fumo di olio diesel) poteva riferirsi alla morte in caserma, ufficialmente classificata come suicidio, del militante di sinistra Stuart Angel Jones, per l'appunto il figlio di Zuzu. E la "fumaça" fa capolino anche in "Deus lhe pague": "pela fumaça desgraça que a gente tem que tossir" (per la disgrazia del fumo che dobbiamo tossire).

La grande personalità di Chico rischia sempre di far passare in second'ordine i suoi parceiros, i compagni di lavoro. In questo caso si tratta di Miltinho, componente di uno dei gruppi più noti della musica popolare brasiliana, il MPB-4, gruppo che detiene il primato di longevità in Brasile per quanto riguarda la propria vita artistica. Angélica, brano del 1977, è stata interpretata dai suoi compositori, con Chico che canta e Miltinho alla chitarra, solo nel 1981, nell'album "Almanaque", ed è sicuramente una tra le tante perle di quel disco.

 


La canzone "Angélica" è presente negli album:

"Querelas do Brasil" - Quarteto em Cy, 1978
"Bons tempos, hein?!" - MPB-4, 1979
"Ana de Hollanda" - Ana de Hollanda, 1980
"Almanaque" - Chico Buarque, 1981
"Sobre todas as coisas" - Jessé, 1984
"Cida Moreira canta Chico Buarque" - Cida Moreira, 1993
"Songbook Chico Buarque", 1999 (Disco 7, interpretata da Sérgio Ricardo)