Jazzing it

Sguardo arbitrario a quella nebulosa chiamata "Jazz brasiliano"

(prima parte)

 

di Daniella Thompson

traduzione di Fabrizia Clerici

 

   Che cosa è il jazz brasiliano? Per alcuni esso rappresenta la contaminazione della cultura imperialista americana sulla musica brasiliana. Per altri è un genere indigeno fonte di orgoglio per aver conquistato il mondo intero. I brasiliani hanno a lungo diffidato degli interventi americani nella loro vita politica e economica, e questo modo di vedere in alcuni casi ha anche condotto a una diffidenza culturale. Fin nel 1922, quando Pixinguinha e gli Oito Batutas tornarono dal loro viaggio parigino, furono accusati di aver inquinato lo choro con arrangiamenti jazz.

Questi attacchi non impedirono al jazz di attecchire in Brasile negli anni '20, e presto molte orchestre e conjunto non ebbero altra scelta che tener conto di questa tendenza e presero il nome di jazz band. Durante gli anni '30, '40 e '50 gli arrangiamenti delle grandi orchestre ispirati alla musica popolare americana diventarono dei classici del repertorio brasiliano. Poi arrivò la bossa nova, in parte ispirata al movimento del cool jazz della West Coast, e si scatenò un pandemonio. Alcuni critici brasiliani - specialmente José Ramos Tinhorão - stanno ancora rimproverando la bossa nova di aver presumibilmente ceduto all'influenza straniera.

All'apice dell'auge della bossa nova, perfino uno dei suoi maggiori rappresentanti come Carlos Lyra si lamentava per le adulterazioni subite dal samba, componendo una melodia che presto divenne un classico, "Influência do Jazz". Questa canzone critica ha una nota di non voluta ironia, poiché la sua melodia di apertura è troppo simile al classico americano "Moonlight in Vermont." Ciononostante, il jazz continua a essere in Brasile un'espressione legittima che ha dato vita a numerosi sottogeneri attraverso l'intero spettro musicale, dalla classica formula acustica piano/contrabbasso/batteria del Zimbo Trio ai mix elettrico-elettronici di Azymuth. Questo articolo non vuol essere in alcun modo un catalogo completo del jazz brasiliano dei nostri giorni. Piuttosto, è uno sguardo selettivo su alcune delle sue espressioni più interessanti in giro per il mondo.

 

Tríade - una ripresa moderna del classico trio jazz

Tríade è un raffinato trio acustico il cui obiettivo è la ricerca di nuovi modi per promulgare la tradizione del trio di piano jazz sulla linea di Bill Evans e Keith Jarrett, come su quella di acclamati trio di piano bossa nova quali Zimbo Trio e Tamba Trio. Tríade però non usa il piano. Il suo strumento melodico è la chitarra a 6 o 12 corde. Nello stile musicale, Tríade segue il processo evolutivo delineato da Hermeto Pascoal e Egberto Gismonti. L'ECM sound, sviluppato dagli artisti che registrarono per questa etichetta (e tra questi Gismonti e Jarrett), è un punto di riferimento forte per la sonorità e il timbro di Tríade. Anche l'improvvisazione gioca un ruolo importante nella musica del gruppo.

Costituito nel 1991, Tríade è composto da Dalmo C. Mota (chitarra a 6 e 12 corde, berimbau e voce), Augusto Mattoso (contrabbasso) e Luiz Sobral (batteria). Dalmo C. Mota ha studiato chitarra con Aloysio Neves, chitarra classica con Léo Soares, e improvvisazione con Nélson Faria. Lo stile della sua chitarra evoca improvvisazioni al piano. Dalmo ha anche cercato tecniche alternative per suonare il berimbau, che nelle sue mani si trasforma in un'inaspettata voce lirica. Augusto Mattoso cominciò come chitarrista, ma presto divenne discepolo del celebre contrabbassista Paulo Russo. Ha suonato con la Rio Jazz Orchestra, Brasil Barroco Coro e Orquestra, Dário Galante, Pascoal Meirelles e Guilherme Dias Gomes. Il contrabbassista che l'ha maggiormente influenzato è Eddie Gomez. Luiz Sobral cominciò come percussionista nel 1977 col gruppo di choro Rio Antigo prima di passare alla batteria. La sua è una carriera eclettica che include collaborazioni con artisti molto diversi tra loro: il sambista Jorge Aragão, le cantanti romantiche Marisa Gata Mansa e Tânia Alves, la diva soul/funk Sandra de Sá, e Dirceu Leitte col suo strumento a fiato munito di ancia. Robertinho Silva e Jack DeJohnette sono i modelli di Sobral nel suonare la batteria.

Il primo CD (indipendente) eponimo di Tríade mostra l'abilità di Dalmo come compositore (solo due composizioni non sono sue), e la capacità d'invenzione del gruppo nell'improvvisazione. IL CD si apre con "Janeiro", un samba composto in gennaio ispirato all'energia e alla creatività di Rio de Janeiro durante questo mese estivo. Segue la suite "Reinvenção do Homem", i cui tre movimenti, spiega il compositore, "tracciano il processo di cambiamento attraverso cui la razza umana sta passando in questo momento di crisi e squilibrio mondiale". 'Urgência de Mudança', vivace primo movimento, è seguito dall'introspettivo 'Voz Interior' e dal totalmente improvvisato 'Superação do Ego e Unidade com o Todo'. In questo terzo movimento la musica raggiunge un climax caotico, seguito da una serena risoluzione. "Ila" è una lenta fantasticheria bossa nova composta da Augusto ispiratosi a una bellissima donna. "Morro Velho", composta da Milton Nascimento e già incisa da Elis Regina, riceve qui un andamento più rapido e un'alternanza di velocità che accresce il carattere descrittivo della melodia. "Berimbaus" è una suite in quattro movimenti a struttura chiusa - rigorosa, che gira intorno agli elementi ritmico-melodici dei suoni del berimbau, dove Dalmo usa tecniche alternative come note doppiepisadas (premere la corda del berimbau mentrela si percuote), e armonici. Si apre con 'Introdução', un leggero contrappunto tra berimbau e contrabbasso; segue 'Dança', un movimento accelerato basato sul suono di elementi ritmici eseguiti da berimbau e batteria, con melodie e interventi vocali ritmici differiti dal contrabbasso suonato con l'archetto.

Il terzo movimento, 'Cadenza', esplora varie tecniche di suonare il berimbau aumentate da un vocalizzo melodico che a volte riprende "Chovendo na Roseira" di Jobim. Il movimento di chiusura 'Coral e Melodia' inizia con un'armonia corale eseguita da contrabbassi suonati con l'archetto e due berimbau e continua con una melodia lirica cantata all'apice dell'armonia del contrabbasso/berimbau. Il contrabbasso assume il ruolo centrale nell'esecuzione del tema in "Pra Tudo Dar Certo", un samba veloce nel quale gli assolo individuali consentono un intenso scambio reciproco tra strumenti. Penultima composizione, "E a Lua no Céu" comincia con una lenta parte impressionista della chitarra la cui melodia viene ripetuta in contrappunto, poi reiterata più velocemente e più ritmicamente. IL CD si chiude con "Malambo", ispirata a ritmi afro-latini dove protagonista è un vigoroso assolo dibatteria.

 

Aloysio Neves - l'esplorazione dei confini tra composizione e free music

Aloysio Neves è un pluristrumentista che suona chitarra acustica ed elettrica, sassofono, piano e batteria. E' anche compositore, arrangiatore, direttore d'orchestra, insegnante e capobanda. La sua cultura ibrida classico-popolare comprende sia studi con Iron Lima (Conservatório Villa Lobos a Manaus), Léo Soares (Seminários de Música Pró-Arte), e Turíbio Santos (Uni-Rio), che teoria con Bohumil Med (Curso Internacional de Férias da Pró-Arte) e chitarra elettrica con l'American Joe Diorio. Come  chitarrista è stato membro dell'Orquestra de Violões di Rio de Janeiro, del Quarteto Carioca de Violões, dell'Aloysio Neves Trio, e del Duo Flavio Goulart/Aloysio Neves. Neves è direttore d'orchestra e direttore musicale della Orquestra Brasileira de Guitarras fondata nel 1986, ed è un pioniere nell'utilizzo delle chitarre elettriche nell'accompagnamento dell'orchestra polifonica.

Perseguendo l'ideale della Free Music, l'orchestra ha cercato di ripensare, ricreare e sintetizzare i maggiori movimenti del XX secolo, dissimili tra loro, quali la musica atonale, neoclassica, modale, dodecafonica e seriale, varie espressioni jazz (compreso l'ECM sound), la MPB, e la musica di Hermeto Pascoal e Egberto Gismonti. Il secondo CD dell'orchestra, Amálgama (indipendente), che comprende le composizioni originali del gruppo, si è visto assegnare cinque stelle dal più importante critico jazz brasiliano, José Domingos Raffaelli, ed è segnalato nel sito web MP3.com (vedi link tra Contatti e informazioni). Pensatore tanto quanto musicista, Aloysio Neves esplora l'antagonismo tra la composizione predeterminata e la musica spontanea in un CD intitolato dxy (Audiomaker FW 77002), registrato da un trio che comprende Neves alla chitarra elettrica e acustica, André Santos al contrabbasso acustico e Don Camilo alle percussioni.

Il primo brano arriva dritto al punto: "Quibe Cru com Macarronada", titolo umoristico che suggerisce un mix arabo-italiano, è una composizione seria che mette in luce una chitarra gismontiana che esegue variazioni con un forte colore flamenco. In "Afinação" la chitarra elettrica è utilizzata in composizione libera, senza le costrizioni del marcare il tempo e della melodia convenzionale. "Entrevista" è un dialogo parlato sul fare musica, con toni ora seri ora umoristici. Segue un lungo dialogo tra sassofono e strumenti a corda e sassofono e percussioni in "Olhos do Coração", che il compositore caratterizza con un tocco di Jarrett, e unendo lo stile arabo a Stravinsky. Un altro pezzo che include il parlato è "A Fala de Thelonius Monk," che riproduce parte dell'introduzione del grande maestro jazz alla sua composizione "Panonica". Nel brano successivo, al posto del motivo di Monk, troviamo "Variantes do Sol" di Aloysio Neves, una escursione melodiosa nel territorio di Glauco Velasquez e Villa-Lobos, completo di sonorità simili al violoncello. Da qui si torna alla free music post-Eric Dolphy, giustapponendo elementi atonali, clusters e fraseggi jazz con virtuosistiche reiterazioni formali e di cadenza. Il CD si chiude con la ballata jazz "Adeus" composta in occasione della morte di Dexter Gordon di cui viene trasformato lo stile in quello ECM degli anni '70, dove, secondo il compositore, il lirismo romantico del jazz è ancora compatibile col contemporaneo.

 

Cecelo Frony - jazz eclettico con chitarra elettrica blues

Cecelo Frony, figlio di un pianista classico divenuto medico, iniziò a suonare chitarra acustica in giovane età. A quindici anni cominciò gli studi classici con Jodacil Damasceno. Disturbato dal pubblico che parlava durante le sue esecuzioni, scoprì che la chitarra elettrica è più rumorosa delle chiacchierio della gente. Fu profondamente influenzato da Alvin Lee dei Ten Years After e passò interminabili giorni ad ascoltare i dischi dei suoi idoli Jimi Hendrix, Carlos Santana, Eric Clapton, Andy Powell dei Wishbone Ash e Ritchie Blackmore dei Deep Purple. La sua carriera scolastica - teoria, armonia e chitarra - continuò alla Pró-Arte della sua città natale, Teresópolis. Studiò anche comunicazione. Ancora studente, cominciò la sua carriera professionale come pianista in un night, sebbene non avesse mai preso lezioni di piano.

Ispiratosi a Jack Kerouac, Cecelo si mise "on the road", dapprima nel sud del Brasile, quindi in Europa, dove perse il timore di essere esclusivamente un musicista. Subito dopo il suo ritorno in Brasile, cominciò a suonare con Tavito, che al tempo riscosse un buon successo con la canzone "Rua Ramalhete" (l'interpretazione del Trio Esperança è probabilmente la più conosciuta). Incisero jingles e musica per la pubblicità, attività che Cecelo considera essere stata la sua vera scuola, e che prosegue tuttora. Come egli stesso spiega, "componendo jingles, ho imparato a comporre bolero, samba, chorinho, toada, forró  - generi che non hanno niente a che fare con la mia educazione musicale di base, incentrata sulla chitarra rock e blues". Ha anche accompagnato Fagner, Baby Consuelo e Sá & Guarabira. Più recentemente, ha aperto il concerto di Carlos Santana a São Paulo. Oggi i suoi musicisti jazz preferiti sono John Scofield, Wes Montgomery, Pat Metheny, Pat Martino, Robin Ford, Joshua Redman, Donal Harrison, Nicolas Payton e il trio Medeski Martin and Wood. Tra i musicisti brasiliani, ha ascoltato molto attentamente Wilson Simonal, João Donato, Banda Black Rio e Pixinguinha. Cecelo sta al momento registrando il suo secondo CD, Carioca Samblues, che sintetizzerà le sue diverse fonti di ispirazione.

Il suo primo CD, Cecelo Frony Trio (Pardal Records PAR 99), fu costruito intorno all'idea di un viaggio in metropolitana in una grande città cosmopolita comprendente diverse comunità etniche. Ogni brano del CD prende il nome da una stazione immaginaria che rappresenta un diverso stile musicale, sebbene tutti i brani siano pervasi dal blues della chitarra elettrica di Cecelo, che spesso rende omaggio ai suoi idoli. Alla 140th St. Station - un tributo a Harlem - c'è il funky "Black Cabeleira", con rimandi vocali ai musicisti neri nascenti degli Stati Uniti e del Brasile. Nella Port au Prince Station primeggia l'ipnotico refrain vocale "Me don't like Papa Doc", ispirato a Chuck Berry di "Havana Moon". Nella Louisiana Station, Cecelo presenta "Baton Rouge", un piacevole motivo sudista nato dopo una spedizione di pesca ai granchi. Dalla Southern Station giungiamo a "Picayune Drive," un viaggio da New Orleans a Memphis. Alla "Go Go" Station incontriamo "Thank'sco" - un tributo a John Scofield - mentre "Devadip" è in onore di Carlos Santana. Alla Baja Station troviamo "El Matador," con ritmo salsa e voci spagnole che accentuano l'improvvisazione alla chitarra. Cecelo ha composto tutti i motivi tranne due: "Norwegian Wood" (Lennon/McCartney) della Mumbai Station, interpretato da una chitarra a 12 corde simile al sitar, e "Samba do Avião" (Tom Jobim) della Carioca Station, un interessante arrangiamento vocale/strumentale che rimanda a "Rio" di Menescal & Bôscoli e "A Voz do Morro" di Zé Keti.

"Il CD è stato registrato senza ambizioni perfezionistiche, per quanto trovo molto buona l'esecuzione strumentale", dice Cecelo. "L'atmosfera, per me, era molto più importante. Quasi tutti i motivi sono stati registrati con la band che suonava insieme, inclusi gli assolo di chitarra. Dopo ho aggiunto alcuni playbacks di chitarra e ho chiamato alcuni ospiti, come Mú Carvalho, che suona il piano in "Picayune Drive", scritta da noi due insieme, e Firmino, che ha aggiunto alcune percussioni". Gli altri due membri del Cecelo Frony Trio sono Augusto Mattoso (di Tríade) al contrabbasso, che rappresenta il versante accademico, e Marcelinho da Costa alla batteria, che viene dal mondo del pop (ha suonato con Lulu Santos, Celso Blues Boy e Paulinho Moska). Come ricorda Cecelo, "La prima volta che ho chiamato Marcelinho per fare le prove, lui ha detto: 'Cecelo è impazzito; si addormenteranno tutti durante lo show'. Niente di tutto questo. Già durante il primo show abbiamo dovuto concedere due bis".

 

Toca de Lamare Trio - melodie jazz con piano e tromba

Il Toca de Lamare Trio fu fondato quindici anni fa dall'entusiasmo del contrabbassista Luizão Maia, che percepì una speciale affinità tra Toca de Lamare (piano), Wagner Dias (contrabbasso), e Clauton Sales (batteria e tromba). Caratteristica della musica di questo gruppo è la fusione tra il jazz classico e alcuni elementi brasiliani quali samba, bossa nova e stili del nordeste; tutto ciò riflette il diverso background dei membri di questo gruppo. Toca de Lamare ha studiato musica al Berklee College of Music di Boston e ha suonato in vari locali a Tokyo, San Francisco, Città del Messico e Rio de Janeiro. Ha accompagnato cantanti del calibro di Tim Maia, Luiz Melodia e Marina Lima. Wagner Dias è autodidatta e proviene dal mondo del samba. E' membro del gruppo di Luiz Melodia e ha suonato e registrato con João Bosco, Beth Carvalho, Ivan Lins e Jorge Benjor. Sue composizioni sono state registrate da Leny Andrade e Emílio Santiago. Come Wagner, il batterista/trombettista Clauton Sales è autodidatta e collabora con Luiz Melodia. Nato a Recife, ha suonato a lungo nel gruppo di Gonzaguinha e di Geraldo Azevedo.

Il CD Camaleão (indipendente) del trio è dedicato a composizioni originali di Toca de Lamare e Wagner Dias - tutte strumentali fatta eccezione per "Bêbado" (Wagner Dias/Márcio Resende), canzone che descrive perfettamente la condizione brasiliana. Originariamente registrata da Leny Andrade, viene qui magistralmente eseguita da Luiz Melodia, con bellissime improvvisazioni del sassofonista Vidor Santiago. "Bêbado" è probabilmente il motivo più memorabile del CD, ma c'è anche altro a interessare l'ascoltatore. Tutti e cinque i motivi di Toca de Lamare possiedono forti linee melodiche e ritmi lenti: la serena "Mira", un dialogo tra il piano e la tromba; "Contente" dove spicca la chitarra acustica di Nando Chagas; "Olha Aí" con la chitarra elettrica di Nando; "Dimmer" con il flicorno di Paulinho Trompete che guida; e "Badlion," nel quale la tromba di Clauton esegue il tema mentre il sassofono di Raul Mascarenhas ci improvvisa intorno. Anche le composizioni strumentali di Wagner Dias catturano l'ascoltatore. "Equinócio", "Pagode Moderno" e "Chega Amor" contengono una bella chitarra elettrica - nel primo e nel terzo brano suonata da Ricardo Silveira, e nel secondo da Nando Chagas. Ovunque, oltre a intervenire con la tromba in modo sostanziale, Clauton Sales crea una serrata ossatura ritmica che porta l'ascoltatore a chiedersi come egli riesca a fare giochi di destrezza con tromba e batteria durante gli show live del trio.

 

Daniella Thompson è giornalista e responsabile della rivista web "Daniella Thompson on Brazil"

 

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Contatti e informazioni

Tríade:
triade@domain.com.br
Aloysio Neves: obg@infolink.com.br
Orquestra Brasileira de Guitarras: http://www.infolink.com.br/obg/home.htm http://www.mp3.com/artistspotlight/fa/9_23_99.html
Cecelo Frony: cecelo@openlink.com.br
Toca de Lamare Trio: mauro-afonso@uol.com.br
Marcelo Paganini: http://www.orbital.fr/paganini/index.html
paganini@orbital.fr

Kimson Plaut: http://www.makaiproductions.com/kimson  
Kplaut@aol.com
Elephant Records: http://elephantrecords.com
vartan@elephantrecords.com

Malandro Records: http://www.brazilianjazz.com

 

 

 

(continua sul prossimo numero)